"la cucina è arte: ma è arte di genio e di gusto; e quell'uomo che non ha né genio  né gusto non deve parlar di cucina"                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Vincenzo Corrado, gastronomo

 

La costituzione 

Il CATA, Conservatorio di Arti e Tradizioni Alimentari, nasce a Monza il 21 settembre 1997. Lo costituisce un gruppo di amici che avvertivano il bisogno di confrontarsi e discutere i grandi temi della Gastronomia in modo semplice e colloquiale, lontano dalle sale accademiche e vicino al sentire dell'appassionato per piacere e non per mestiere.   

 

La data

 Il 21 settembre è la data ufficiale di nascita del Conservatorio. La scelta della data non è casuale,ma ha un preciso riferimento nella Cultura della Gastronomia. Quel giorno fu scelto da Anthelme Brillat-Savarin (1755-1826) per celebrare la solenne festa di Gastarèa, la decima musa, che presiede ai piaceri del Gusto.

Figlie di Giove e di Mnemosine, le Muse, ninfe delle sorgenti dotate di poteri profetici, furono poste a presiedere ciascuna un ramo delle arti o delle scienze. Gastarèa non appartiene al mito classico: essa è una figlia della Rivoluzione Francese e della successiva restaurazione napoleonica.  

 

 

 

La linea programmatica

 

  • Un Conservatorio che si rinnova costantemente nella continuità con il pregresso ma sempre attento all'evolversi della società e del gusto.

 

  • Partire dalla Tradizione, riscoprirla e rileggerla in chiave moderna.

 

  • Partire dal Territorio, la Brianza, come punto di partenza per una esplorazione ad ampio raggio di tutto quanto è divenuto - a buon diritto - patrimonio comune del nuovo Gruppo Sociale, fatto da individui che vengono da tutto il mondo e viaggiano in tutto il mondo.

 

  • Pronti, come è nello spirito di un Conservatorio, ad aprire alle novità che vanno guardate sempre con interesse e curiosità, come avvenne a suo tempo con i prodotti del Nuovo Mondo. Un approccio dinamico e dialettico.

 

  • Cogliere l' interesse degli Associati per tutte le espressioni della Tecnica e dell'Arte attinenti alla Gastronomia e mettere in atto quanto occorre per favorirne la conoscenza e la diffusione.

 

La storia continua, non rinnega il passato ma guarda al futuro.

                 

 

 

 

 

 

 

 

 

il nome

 

Conservatorio è termine che compare nella lingua italiana sin dal XVII secolo, nella gamma dei termini derivati dal latino “conservare” che significa: custodire, conservare, mantenere, proteggere, salvare.

Al significato quindi di luogo e organizzazione dedita a studiare, rispettare e mantenere vive tradizioni - in questo caso, alimentari - deve essere associata la lettura più ampia di riunione di persone impegnate a mantenere vivo il culto di Gastarèa, interpretando più nello spirito che alla lettera le istruzioni del Maestro Brillat-Savarin.